Archivi del mese: maggio 2013

Dal tramonto dei modelli intrapsichici all’orientamento relazionale

di Giovanna Bosco

1. Una domanda che riguarda non solo la psicoanalisi e la gruppoanalisi ma anche gli operatori delle relazioni d’aiuto e gli arteterapeuti

      Alcune constatazioni fatte recentemente mi hanno indotta a riprendere qui oggi una questione che da tempo, come E-spèira, consideriamo fondamentale  per la nostra navigazione: cosa comporta per il mondo della psicoanalisi il passaggio dai modelli intrapsichici ad un nuovo orientamento di carattere relazionale, e quale conseguenza questi due diversi approcci hanno anche per altri operatori delle professioni di aiuto e per chi si occupa di artiterapie?
      Recentemente, facendo una piccola ricerca su Internet, mi sono resa conto che le espressioni “relazionale” o “orientamento relazionale”, oltre ad essere le chiavi di accesso ai siti di  Associazioni con chiare basi teorico-metodologiche, in alcuni casi vengono utilizzate disinvoltamente come biglietto di presentazione per attività dai riferimenti molto incerti o fortemente contradditori (tanto da includere il bio-feedback e altre procedure di stampo comportamentista).  Ho anche scoperto, con una certa sorpresa, che c’è pure chi, dopo aver affermato di occuparsi di ‘arteterapia ad orientamento relazionale’, per spiegare di che si tratta  attinge a man bassa, e in modo pressoché esclusivo, ad una mia pubblicazione del 2001 , senza citare neppure una volta la fonte.  A volte l’etichetta “relazionale” sembra essere utilizzata come una sorta di passe-partout o come copertura per l’assenza di un chiaro e consapevole orientamento teorico-clinico.  

      Parlando di orientamento relazionale in psicoanalisi, non si intende genericamente un approccio simpatico e accattivante in quanto “nuovo”, ma si fa riferimento ad un vero e proprio cambiamento paradigmatico che ha portato settori sempre più ampi della psicoanalisi ad abbandonare l’originaria visione intrapsichica a favore di una visione relazionale dell’essere umano e del processo terapeutico. Una visione diversa ma non priva di profondità e di coerenze interne.
      Seguendo questo fil rouge, che connette tra loro più modelli teorici, cercherò di ripercorrere brevemente continua a leggere…

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